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Bambina proruppe in lagrime e si slanciò nel viale per fuggire. Il padre Piombino la tolse nelle sue braccia.

— Tu non sospetti neppure, figliuola, la grandezza del sacrificio che m’imponi.

— Ed il mio dunque? l’interruppe Bambina.

— Io lo valuto, continuò il gesuita, e non esito più. Vieni a vedermi domani. Io avrò riflettuto. Io avrò trovato forse ciò che può condurti al tuo scopo senza cagionare dei disastri incalcolabili. Noi giuochiamo forse i destini d’Italia contro un bacio. Tu vedi ciò che vale codesto bacio. Se non si trattasse che semplicemente della mia vita, la mia coscienza non avrebbe impallidito un sol minuto. Ma... infine, tu ignori tutto codesto, figliuola; tu balocchi con la testa di un pazzo. Non ci pensiamo più. Vieni domani. Noi saremo più calmi.

Egli baciò castamente Bambina sulla fronte e si diresse verso la palazzina per parlare a lady Keith. Le finestre della sua camera da letto erano aperte.

Bambina sembrò atterrata della sua vittoria. Ella ne abbracciava adesso tutta la portata e tutti i doveri. La giornata e la notte che passò furono più agitate che quelle della vigilia. Lo specchio le faceva paura, mostrandole una bellezza di cui ella aveva fatto una mercanzia. Ella sapevasi venduta di già, si considerava come non appartenentesi più. Tanti vezzi, tanta giovinezza, una vita sì immacolata, strangolate così, e perchè? Perchè! come il suo debito verso suo fratello le sembrò piccolo alla fine; quanto la portata del suo dovere era stata esagerata! Don Diego non avrebbe giammai con-