Pagina:Petruccelli Della Gattina - Il Re prega, Milano, Treves, 1874.djvu/245

XV.

Le prime stazioni della via crucis.


Concettella tenne parola.

Sbarazzato del suo rivale, Filippo Rotunno cominciò l’assedio. Fallì l’intento. La passione, inasprita dalla resistenza, si fece persecutrice. Essa non riescì neppure. Filippo minacciò, battè, insultò, denunziò tutti coloro che s’interessavano alla giovinetta, la proteggevano, le davano del lavoro; fece loro tutto il male che potè e li scoraggiò. Concettella cadde in una squallidissima miseria. Il poco che guadagnava non le servì per nudrirsi o per vestirsi, ma per pagare un posto in una barca ed andare a visitare Gabriele al bagno di Procida. Questa fedeltà canina mise il colmo al furore di Filippo. Egli abbordò Concettella una sera e, non potendola oltraggiare, le tirò un colpo di coltello che le lacerò la spalla.

Filippo aveva di già, per la sua tracotanza, acquistato il soprannome di Guappo — rodomonte. — La polizia l’arrestò. Otto giorni dopo però lo rimetteva in libertà.