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— Hai tu parenti?

— No.

— Sei tu maritata?

Concettella si tacque un momento e poi disse:

— No. Ma non mi appartengo più.

— Non importa. Vieni domani. Ove alloggi?

— Non so. Mi rannicchio dietro la prima porta che trovo aperta e che mi offre un poco di sicurezza.

Don Diego aprì l’uscio e la mendicante uscì invocando su lui tutte le benedizioni del cielo.

Alle otto, il domani, Concettella tornò. Don Diego ebbe della pena a riconoscerla. Ella era andata a fare la sua teletta alla riva del mare, la notte stessa. La speranza di un avvenire più clemente le aveva dato del coraggio. Aveva ammassati i suoi capelli in un lembo di vecchia pezzuola rossa e si era coverta degli addobbi di Bambina. La civetteria, — l’anima della donna, — si risvegliò. Con i sei carlini che Don Diego le aveva regalati, ella aveva comprate delle ciabattelle, del sapone, non so che domine altro; l’acqua aveva fatto il resto.

Mentre Concettella scopava la camera e spolverava i mobili, Don Diego la seguiva di uno sguardo lento e meditabondo.

Quando lo ebbe finito, e’ la mandò a comperare qualche cosa per preparare di desinare. Quando ebbero terminato il pranzo, Don Diego replicò la domanda:

— Ma ove andrai tu a coricare ora che sei un tantin più pulita?