Pagina:Petruccelli Della Gattina - Il Re prega, Milano, Treves, 1874.djvu/192

— Ne assassinano ben altri, va!

— Imponete le condizioni che vi piacciono, fissate il prezzo che esigete. Accetto tutto da prima e senza discussione.

— Quale guarentegia mi date voi?

— Quella che meglio vi conviene.

— Allora, ascoltate. Voi otterrete dalla polizia che cessi dal vessarmi e dal tenermi sotto la sua mano in un vita senza domani. Io ho bisogno di pace, di sicurezza, di stabilità nell’esistenza onde lavorare senza preoccupazioni. Io sono un cittadino pacifico.

— Ve lo prometto. L’arcivescovo parlerà al ministro della polizia.

— Depositerete presso un notaro seimila ducati ch’e’ mi consegnerà contro presentazione di ventiquattro sermoni, cui scriverò prima della fine di settembre.

— Sarà fatto.

— Mi darete la somma che vorrete come regalo, ed io vi offro un panegirico di San Luigi per mille crazie.

— Accompagnatemi fino a casa ed io vi presento una polizza di 200 ducati sul Banco.

— Allora, monsignore, io sono a Vostra Eccellenza Reverendissima.

Il canonico s’irradiava.

Questa ricchezza però, questa prospettiva siderale dell’avvenire, lungi dall’abbarbagliare, schiacciarono Don Diego. Che gli importava oggimai tutto ciò? egli era solo. Si pentì di avere accettato.