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Agudio, Pessina, Torre, Compagni. Tra i non napoletani si distinguono il Castelli, il Gadda, il Briganti-Bellini, il Cappino, il Sanguinetti, che sta sempre sulla breccia, se non sempre con successo sempre con audacia; il Marliani, che è, uno dei deputati i più distinti del Parlamento per esperienza, per finezza di tatto, per concetto politico opportuno, per scienza di cose e di uomini, che parla di rado, ma sempre con felice a proposito, e sempre per dire cose non ordinarie; il Torreggiani, che è valente economista e usa di ciò che sa con parsimonia, con gusto, con opportunità.
Ora che mi sia permesso di nominare al desert un certo numero di deputati che io sarei per addimanciare le utilità della Camera, e che non ho potuto cacciare qua e là nei compartimenti del mio lavoro, onde non alterarne l’economia ed il disegno. — Non mi ricordo più se taluni di essi li abbia di già nominati. Il pleonasma però non nuoce. La schiera è numerosa, ed i loro nomi debbono essere familiari ai lettori delle tornate della Camera.
Segnalo innanzi tutto i miei vicini. Castagnola, spirito sodo e positivo, che ha la parola sicura ed autorevole ogni qualvolta si parli di cose di mare e di commercio, ed in generale in tutte le quistioni amministrative; Bertea, che va tra i campioni pel piemontesismo e tra i partigiani del terzo partito, mente calma, senza passione ma tenace; Castellano, che quest’anno ha emigrato dalla destra alla sinistra e vi ha tenuto distintis-