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(20) La qualche somiglianza tra li Belenniti e gli Ortoceratiti ha indotto alcuna fiata a prendere gli uni per gli altri; al che forse può aver dato motivo anche la comunione del nome generico di Helmintholithus dato da Linneo promiscuamente all’uno e all’altro di questi vermi-conchiglia. Ma sono bastantemente marcate le caratteristiche differenze loro, perchè bene esaminandoli non si abbia a prendere abbaglio.

(21) Il Belennite conosciuto presso gli antichi sotto il nome di Ceraunites, di Coracias, di Corvinus lapis, di Lapis Lyncis o Lyncarius secondo Dioscoride, Teofrasto, e Plinio, fu da quest’ultimo chiamato anche Datylus Ideus dall’essere desso stato rinvenuto sul monte Ida. Riportò dappoi varj altri nomi, fra i quali quello di Lapis fulminaris, e di Tonitrui cuneus dall’essere stato ben anche creduto un corpo formato nelle nuvole. Il signor Woodward nella sua Geografia Physica, ed i di lui seguaci Scheuchzer, e Monier sospettano che il Belennite sia originario del regno minerale; e dietro questi Langius nella sua Historia Lapid. figurat., ed Assaltus in notis ad Mercati metallurgiam lo vollero uno stalattite prodotto dal fluor minerale. Finalmente Libavius in Singul. B. III. lib. 8, cap. 18, e Gesnero in Corollar. ad Epiphan. credettero che questo fossile fosse un Succino pietrificato. Luidius nella sua Tehnograph. Lithooph. Britan. mostrò dubitare che i Belenniti abbiano origine dal corno del pesce Narvallo, Narval, o dai Penacchj di mare Penicilla marina, oppure da’ Dentali, Dentalia. E Volckman gli ebbe piuttosto per raggi e spine di un animale marino. Bourguet sostenne che denti fossero della Balena americana da Rondelet descritta sotto il nome di