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Per che con lui cadra quella speranza
Che ne fe vaneggiar si lungamente;
E ’l riso, e’l pianto, & la paura, et l’ira.
Si vedrem chiaro poi; come sovente
Per le cose dubbiose altri s’avanza;
Et come spesso indarno si sospira.
Gia fiammeggava l’amorosa stella
Per l’oriente; et l’altra, che Giunone
Suol far gelosa, nel settentrione
Rotava i raggi suoi lucente et bella;
Levata era a filar la vecchiarella
Discinta et scalza, et desto havea’l carbone;
Et gliamanti pungea quella stagione,
Che per usanza a lagrimar gliappella;
Quando mia speme gia condotta al verde
Giunse nel cor non per l’usata via;
Che’l sonno tenea chiusa, e’l dolor molle;
Quanto cangiata oime da quel di pria:
Et parea dir, perchè tuo valor perde?
Veder quest’occhi anchor non ti si tolle.
Apollo; s’anchor vive il bel desio,
Che t’infiammava a le Thesaliche onde;
Et se non hai l’amate chiome bionde
Volgendo glianni gia poste in oblio;
Dal pigro gelo & dal tempo aspro et rio,
Che dura quanto’l tuo viso s’asconde,
Difendi hor l’honorata & sacra fronde;