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Son animali al mondo di si altera
     Vista; che’ncontr’al sol pur si difende:
     Altri; pero che’l gran lume glioffende;
     Non escon fuor, se non verso la sera:
Et altri co’l desio folle, che spera
     Gioir forse nel foco, perche splende;
     Provan l’altra vertu quella che’ncende.
     Lasso il mio loco è’n questa ultima schera:
Ch’i non son forte ad aspettar la luce
     Di questa donna; et non so fare schermi
     Di luoghi tenebrosi, o d’hore tarde.
Pero con gliocchi lagrimosi e’nfermi
     Mio destino avederla mi conduce:
     Et so ben ch’i vo dietro a quel, che m’arde.


Vergognando talhor ch’anchor si taccia
     Donna per me vostra bellezza in rima,
     Ricorro al tempo, ch’i vi vidi prima
     Tal, che null’altra fia mai che mi piaccia.
Ma trovo peso non da le mie braccia,
     Ne ovra da polir con la mia lima:
     Pero l’ingegno, che sua forza estima,
     Ne l’operation tutto s’agghiaccia.
Più volte gia per dir le labbra apersi:
     Poi rimase la voce in mezzo’l petto.
     Ma qual suon poria mai salir tant’alto?
Più volte incominciai di scriver versi:
     Ma la penna, et la mano, et l’intelletto
     Rimaser vinti nel primer assalto.