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Era ’l giorno, ch’al sol si scoloraro
     Per la pieta del suo fattore i rai;
     Quand’i fui preso: et non me ne guardai:
     Che i be vostr’occhi Donna mi legaro.
Tempo non mi parea da far riparo
     Contra colpi d’amor: pero m’andai
     Secur senza sospetto: onde i miei guai
     Nel comune dolor s’incominciaro.
Trovommi Amor del tutto disarmato,
     Et aperta la via per gli occhi al core;
     Che di lagrime son fatti uscio et varco.
Pero al mio parer non li fu honore
     Ferir me di saetta in quello stato;
     Et a voi armata non mostrar pur l’arco.


Quel, ch’infinita providentia et arte
     Mostro nel suo mirabil magistero;
     Che crio questo et quell’altro hemispero,
     Et mansueto piu Giove che Marte;
Vegnendo in terra a ’lluminar le charte,
     C’havean molt’anni gia celato il vero,
     Tolse Giovanni da la rete et Piero;
     Et nel regno del ciel fece lor parte.
Di se nascendo a Roma non fe gratia;
     A Giudea si: tanto sovr’ogni stato
     Humiltate exaltar sempre gli piacque:
Et hor di picciol borgo un sol n’ha dato
     Tal, che natura e ’l luogo si ringratia,
     Onde si bella Donna al mondo nacque.