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Industriosa la formica, ai danni
Della più tarda età cauta provvede

Pertanto coll'averti scelta costei a maestra di vita, ti sembra d’essere più degno di scusa, secondo che ammaestra il satirico:

L'uom, cui la fame e il freddo alto spaventa,
Della formica si propon l’esempio.

Così in tutto ne avessi imitato l'esempio! Or sappi che non v’ha cosa più misera e pazza, quanto, a cansare talvolta la povertà, sentirne del continuo i tristi effetti.

P. — E dunque vorresti che io me ne vivessi in povertà? davvero che non mi graverebbe il comportarla, ove la pazza fortuna, non così come suole mettesse sossopra le umane sorti.

A. — Ottima delle condizioni è la povertà. Non io adunque ti richiamerò ai dettati di coloro che van dicendo, al nostro sostentamento non più richiedersi che pane ed acqua, ed essere felice al paro di Giove l'uomo che non corra più oltre co' suoi desiderii: nè, qual mezzo a campare, ti consiglierò a cibarti dei frutti di Cerere, e dissetarti all'onde del fiume. Sono queste magnifiche sì, ma increscevoli sentenze agli orecchi mortali. Perciò, acconciandomi alla tua fralezza, non t’insegno a distruggere, ma a moderare la