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fetto vien meno. Vuolsi adunque prontezza di volontà, e tale che acquisti il nome di desiderio.

P. — Te ne do la mia fede.

A. — Sai tu che principalmente ti nuoccia?

P. — Questo è che dimando, questo che da tanto tempo ardo di sapere.

A. — Odimi adunque. Tu hai sortito dal cielo un’anima di nobilissima tempera, ma il terreno ingombro, entro cui essa fu circoscritta, così la contaminò, ch'ella molto sia degenerata dalla primiera sua origine. Oltre a ciò impigrita, col lungo correre degli anni, pose in dimenticanza tutta la nativa grandezza e lo stesso suo divino fattore. Ed alle passioni che nascono dalla intima unione che avvince l'anima al corpo, non meno che dalla dimenticanza della parte più nobile di nostra natura, sembra aver accennato Virgilio in quei versi:

Alto vigor s’acchiude in questi germi,
E celeste natura. Invan de’ corpi
Loro s’oppon lo schermo; e le terrene
Fragili membra, ed il sospir supremo
Non ne allentan l'oprar. Ora il desio
Li alletta, ora la tema e il duol li affanna,
Or la gioia li allegra. Ognor costretti
Di tenebroso carcere nel buio,
Non respiran le aperte aure del cielo.