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degli oggetti che ti si presenteranno alPani*? tuo o agli occhi, tutto rapporterai a lei» Che se il cielo, la terra ed.i mari si trar imitano, è forse da sperare che l’uomo, di lotti gli animali il più. debole, eterno duri ? Se le stagioni, col perpetuo correre e ricor- rere, non restano mai un momento, vorrai tu solo rimanertene immoto? Ond'è che bellamente disse Fiacco: » Se ogni stella nel ciel volge al tramonto, j> Di più chiaro splendor risorge adorna; i> Sol la notte dell7 uom, tiov'alba ignora. Pertanto ogni qualvolta ai fiori di primavera vedi succedere l’estiva messe, e a questa la temperata brezza del salubre autunno, e le vendemmie dar mano alle nevi d’inverno; e tu ripeti a te stesso: trapassano le stagioni, ma riverranno; non io cosi, ove giunga una volta a quel passo onde non fu inai tornato. E quando a sera scorgi giganteggiare. le ombre dei monti, ripensa che la vita sen fugge, e le tenebre della morte di corto si protenderanno sovra il luo capo. Questo sole che adesso da noi si diparte, risorgerà all* indomani ; ma il di che tramonta è per me irreparabilmente perduto. Chi sarà che annoveri le bellezze d’una notte serena? della notte, che amica ai malvagi, è pur feconda ai buoni di solenni pensieri. Perloc- «chè, tu non puoi startene a maggior sicu¬