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rebbe nemmeno certi se vi potesse bastare a fornire quanto si richiede a quel ‘ passo estremo ; eppure un anno, quantunque poco, sarebbe alcun che di sicuro. Ma chi ^ siccome voi, .vive sotto l’impero della morte, non ha certezza nè d’uti anno, nè d'un giorno , e ne anche d*un' óra intera. Ail'uo« n>o cui rimane ancora un anno di vita, trascorsi sei mesi, ne sopravvanzano* ancora altrettanti j ma a te, « se getti il dì presente, chi ti si fa mallevadore dell’avvenire? n c ripensa queste parole, .che sono di Cicerone. Certa è la morte, ma incerto s'ella ti coglierà questo • medesimo giorno ; ned avvi uoììio il quale, quantunque giovane, possa ripromettersi di vivere sino a sera, lo domando dunque a te e a tutti i mortali, che correndo sospirosi dietro \le presenti cose, iton curate le* future: *. ».

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"» Qual sa di voi se ai Sempiterni aggradi . t> Al di 6he scorre aggiungere il domani? » . Wwy P. —A rispondere a nome di tulli, dirò éhe nen v’ha «orno il quale possa chiamarsene sicuro. Pure speriamo, come soggiunge lo stesso Cicerone, un anno ancora di vita; e non v'ha persona, benché vecchia, che di ciò non si confidi. A. — Ma quel nostro autore, seguitando se dice, che non solo i vecchi 7 ma altre lì t. XI. i3 194 in