Pagina:Petrarca - Il mio segreto, Venezia, 1839.djvu/198

i§8 ^ ' .. secolo presente, varcando 5 secoli coi tao pensiero, aspirasti ad immortalarti nei posteri. Perciò, posto mano a cose maggiori^ imprendesti a dettare una storia dal re Romolo sino a Tito Cesare; - opera immensa sia rispetto al tempo, che al grande lavoro; Nè l'avevi ancora condotta a fine, che, punto dagli sproni della gloria , sovra non so che poetico naviglio, trapassasti in* Africa; e al presente, comechè con sommo studio attenda a questo argomento, non però lasci gli altri* Cosi in queste due cure, a tacere delle at- tre che sono innumerevoli, logori il tempo y la preziosissima ed irreparabile . delle cose f e scrivendo degli altri, dimentichi te stesso*- E forse fa morte ti strapperà di mano la: stanca penna , prima che tu giunga' ad in** carnare tanti disegni. Allora soltanto ti sartr chiaro, che l'uomo troppo cupido della gloria , mentre per doppio sentiero srafFretta a moverne in traccia, nè dell'uno nè delPàl** tro tocca la meta. P. — E n’ebbi anch’io sospetto, quando colto da grave malattia, mi vidi in termine’ di morte. Di che altro pensiero credi tu che; maggiormente mi crucciassi, se non di lasciare quest’Africa? Pertanto, disdegnando che altri dopo me mettesse le mani a guastarmela ) area fermo di darla alle fiamme, bea. sapendo che niun degli amici miei avrebbe - potuto tenderle questo servigio; memoi’e