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della morte, egli promette egli tenerselo sempre vivo alla mente; e il saldo suo proponimento e le animatrici parole di Agostino gli danno buona speranza di final guarigione. Certo che altro monumento, il quale più di questo comprovi la religiosa indole e i cristiani principii d’uno scrittore, mal si saprebbe trovare. E siccome tale ci parve opportunissimo offrirlo ai nostri lettori; riserbandoci a miglior stagione di rendere perfetto il nostro lavoro, che esaminando parte a parte le opere del Petrarca, renderà compiuta la testimonianza di fede, cui condotti dall’ amore del vero ci siamo proposti di rendergli. Ma anche dal saggio che presentiamo ai lettori, pensiamo che sarà mostrata abbastanza la falsità di una sentenza che pur troppo ha messo radice nel cuore di molti; ed è, che la religione sia cosa da lasciarsi alle volgari intelligenze. —Francesco Petrarca, dotato di potente intelletto e forte di studii profondi, non che nelle lettere, nella filosofia, si condusse ad esaminare le verità nelle quali la religione si fonda. E come frutto delle sue meditazioni, gliene derivò una convinzione invincibile, un amor senza fine; in una parola, egli egregio cristiano nel cuore, non vergognò di chiarirsi anche tale alle azioni. Adunque i vacillanti nella fede, e