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tratto dal senno. Quindi è che., .come di note sentenze, quelle tralascio che dall’Eunuco di Terenzio, Cicerone non ebbe »»guardo d'imitare, t . . . ì V' ' * ■ » • ‘ ‘ 1 . >1> Sospetti nimistadi, indugi, offese , d Guerre e. paci,; d’amor soole dolcezze^. Ì . ' ; .* , , ~ # Nelle squali parole vedi quanto *e benq raiRgafala ila tua insania , e principalmente ila "-gelosia; ..Li qual.peste, dallato all'amore^ ¡tiene tra le passioni il fritto seggio. ,€e noti «■che tu. mi . preverrai con dire: confesso ciò , apertamente T ma la > ragi<àne , ^nfrejiande questi vizi*, riprenderà i suoi diritti. Il »che' antiveggendo idk» poeta* poco appresso . soggiunge;: ... ; . . * . ■p «• .. * *f*. *. . »* * *•! . . . . (. i )i> jCfae se tt* chiami 4a 'ragion, ministra •n tDi pace in tanta guerra; inv-an. Vadppri' 5i ,» Diverresti qual Tuom che, a perder senno,., m Supplice*implora di ragion l’aiuto »., I , i — ’ • 1 c < t * . i t Detto ciò, che tu non vorrai certo negare mi, eccoti, se non «q* inganno, tolta ogni .via a sfuggirmi di- mano. Tali sono le mi- serre dell’amore!.incredibili, non v’ha dubbio, a quelli che non ne hanno preso esperimento, '.ed- inutili ad essere significate la ehi in sè le provò. Però, proseguendo, », affermo che di, quante mai fé n’hanno, la