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Viva immagine della morte.
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SONETTO
del celebre sig. MARCHESE Prospero Manara.


Cessa, bronzo lugubre, il tristo metro,
Che il ferreo eterno sonno, ahi! mi ricorda.
Ecco già vivo col pensier penetro
Nella tomba del mio cenere ingorda,

Già mi stese nell ’ orrido feretro
Morte, del sangue de’ miei padri lorđa,
E le pallide cere ardon di tetro
Lume, e l’inno funebre il tempio assorda.

Sola, e divisa dalla spoglia algente,
La vedova consorte in bruno velo
Piange, e il tetto già mio pietà ne sente.

Il nudo spirto intanto esulta in Cielo,
O nell’erebo smania ombra furente?
Taci, bronzo lugubre: io tremo e gelo.