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di desiderio; gl’incuteva anche rispetto, rispetto per la sua onestà e per il suo dolce animo femminile, ed egli la circondava di un culto, credeva in lei come si crede in una idea incarnata in una persona.

Egli non volle in quel momento di confusione prolungare l’impaccio di Maria e prese il cappello per uscire insieme con lei, quando donna Teresa, che aveva osservato a distanza la bella creatura, le si avvicinò e dissele:

— Io non ho il bene di conoscerla, ma dopo i discorsi che ho inteso fare non posso ignorare che ella è la moglie del signor Caruso; perchè invece di toglierci suo marito, non accetta ella pure il nostro invito?

Merla arrossì e alzò i suoi occhioni in faccia al marito.

— Dal momento che la signora duchessa è così cortese di pregarti, accetta pure, — le disse Ubaldo.

In quel momento entrò correndo l’onorevole Carrani, gettò il cappello sopra una sedia e stendendo la mano al principe, esclamò:

— Dunque la posso chiamare collega, dunque abbiamo vinto, vinto, stravinto! Sa che il presidente del Consiglio è su tutte le furie, che ha chiamato il Prefetto e il Questore e