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sto; è una giornata eccezionale, una giornata di elezioni.
— Puoi venire adesso? — gli domandò la moglie con premura arrossendo pel sentire tutti gli occhi fissi su di lei.
— Non credo, sono invitato; abbi pazienza per una sera.
Ella abbassò gli occhi mestamente come chi vede svanire una dolce speranza lungamente accarezzata, e non disse parola.
Il principe vedendola, così afflitta andò a lei e le disse:
— Ero io che avevo pregato suo marito di passare con noi questa sera di festa, questa sera della mia elezione alla quale ha tanto validamente cooperato, ma se questo deve far dispiacere a lei, rinunzio al piacere di pranzare con suo marito.
Maria alzò i suoi occhioni verdastri e cangianti come l’onda marina, e arrossì di nuovo nel pensare a rispondere. Era una donnina modesta, semplice e d’imponente non aveva altro che la maestosa persona dritta ed elegante. Di cuore e di mente era una bambina ancora, una bambina ingenua e fresca come una rosa, che la miseria, le privazioni e l’abbandono del marito non avevano ancora sfiduciata.