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— Ma perchè vuoi essere deputato ad ogni costo?
— Perchè molti principi romani sono già al Parlamento, e per quel ciondolo di medaglia che portano alla catena, si danno una importanza!... Io non voglio esser da meno di nessuno.
— Se ci tieni tanto, sarai eletto, te lo prometto io, — disse la duchessa prendendogli una mano. — Quello che tu vuoi, io lo voglio; quello che ti fa piacere, io sento il bisogno di procurartelo, fosse pure l’amore di una donna.
— E se ti prendessi in parola? — disse il principe ridendo.
— Mi troveresti sempre pronta a mantenerla.
Dopo poco la madre si alzò per andarsene, ma prima che ella richiudesse l’uscio del salottino del principe, si volse al figlio e gli domandò sorridendo:
— Chi è il tuo grande elettore?
— Il sor Domenico Stoppani.
— E il tuo agente?
— Fabio Rosati.
— Dormi tranquillo, figlio mio, tu sarai deputato di Roma, — disse la duchessa battendo sulla spalla di Pio, e guardandolo con