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figlio, lo baciò sugli occhi e sulla fronte. Più alta di lui e così grossa com’era con le ampie maniche bianche della veste, ella pareva in quel momento la statua della Protezione. Don Pio si lasciò baciare e stringere fra le braccia della duchessa come un bambino. Aveva bisogno di quelle carezze, e sentiva che se vi era al mondo una persona, che potesse guidarlo e sorreggerlo, quella persona era certo sua madre.

La vista di lei lo sollevò alquanto e alzando la testa la fissò con uno sguardo così affettuoso come nessuna donna, all’infuori di lei, aveva mai veduto balenargli negli occhi e attrattala accanto a sè sopra un sofà basso, le disse:

— Se tu sapessi come aveva bisogno di te, ma supponevo tu fossi alla Marsiliana.

— Sono giunta stasera, — rispose la duchessa appoggiando la mano breve e carnosa sulla spalla del figlio.

La duchessa continuò:

— Non potevo star lontana mentre tu qui lottavi. Il mio appoggio non ti è mai mancato, e perchè volevi ti mancasse adesso?

— Non credevo che una donna, e una signora sopratutto, potesse essermi utile in una occasione come questa, e non ti ho scritto