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— Dunque la rovina colpisce noi, colpisce tutti quelli che stanno intorno a noi? — diceva la duchessa piangendo a calde lagrime.

Donna Camilla, che non aveva fiatato in tutto quel tempo, prese la parola, e la sua voce stridula echeggiò sinistramente nella stanza.

— La rovina colpisce tutti, perchè tutti hanno ceduto alla sete dell’oro, perchè tutti hanno ambito pronti e forti guadagni, che assicurassero loro godimenti materiali.

— Risparmiaci le tue sentenze, Camilla, — disse il principe.

Ma la principessa in quel momento non udiva neppure le sprezzanti parole del marito. Ella teneva la testa alta e negli occhi chiari le brillava un lampo di pensiero pertinace.

— Tu non devi finire come un uomo qualunque, — ella disse. — Il nostro nome non deve essere vituperato, i nostri beni non voglio che passino nelle mani di un villano arricchito. Mi hai sempre disprezzata, ma io ti salverò.

Donna Camilla parlava tanto seriamente e con una convinzione così profonda da imporre rispetto al marito. In quel momento egli non avrebbe trovato una parola di scherno per lei.

— Esco e spero tornando di poterti dire che