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fargli intendere la ragione? Io glielo ho detto, ma il Carrani si crede infallibile e non mi ascolta. Lei, principe, con la sua autorità potrebbe ottenere quello che non ho ottenuto io.
Don Pio guardava Ubaldo senza rispondere.
— Dunque? — domandò Ubaldo.
— Faccia quello che vuole, — disse con aria irata il principe cercando il cappello per andarsene da quel luogo dove volevano costringerlo a operare, dove volevano imporgli delle seccature.
Fabio e Ubaldo scrollarono la testa e capirono che dal principe non potevano ottenere nessun appoggio morale, e volendo ad ogni costo proteggere la Stampa dalla influenza perniciosa del Carrani, perchè sul giornale fondavano le loro speranze d’avvenire, chiamarono il proto e gli dettero ordine che non accettasse più gli articoli dell’ex-ministro, senza farli passare per la redazione.
Quest’ordine, di cui il Carrani non tardò a accorgersi, produsse un uragano. Prima andò al giornale e fece una scena al Caruso e battè i pugni sulla scrivania e lo coprì di villanie. Ubaldo, che aveva il sangue gelato e sapeva sopportare ogni specie d’insulti quando aveva in mira un utile quasi certo, non rispose; af-