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con i sogni della notte. Nel riaprir gli occhi aveva veduto Camilla, e ora ella era là che lavorava, che vegliava implacabilmente su di lui!
Mentre don Pio inerte, senza volontà, stava abbandonato sul letto, e Giorgio preparava quetamente nella stanza la biancheria e gli abiti del principe, fu bussato alla porta del salotto, e donna Camilla, cessando un momento il lavoro, diceva “avanti„.
Il Rossetti, tutto umile, col cappello in mano, entrava, e vedendo una signora la salutava fino in terra.
— Scusi, — disse con la sua parlantina, — ero venuto a dire al principe della Marsiliana che sono le nove e il vaporino è pronto.
— Ah, sì! Il principe è ancora in letto e per ora non credo si alzi, — disse donna Camilla.
— Peccato! Mi facevo una festa di condurlo a Rovigno dalla mia Maria!
— Lei dunque è il padre della signora Caruso? — domandò la principessa squadrandolo con uno sguardo freddo.
— Appunto, e il principe voleva andare oggi a trovarla; tutto era fissato e il vaporino aspetta.