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sistibilmente ogni donna, che sa di avere una rivale, nei luoghi dove spera d’incontrarla per provare l’immenso strazio del cuore, dal quale ha fede di veder sorgere, pianta venefica, ma vitale, la vendetta, guidò donna Camilla davanti alla casa dei Caruso, la quale era di pertinenza del patrimonio Urbani. La portinaia era sulla soglia e s’inchinò alla principessa augurandole una buona passeggiata. Donna Camilla, contro il solito, le rispose affabilmente, e le domandò con premura come stava la signora Maria.
— È partita, poverina, è andata a Venezia a rimettersi; non può credere, Eccellenza, quanto abbia sofferto, ma ora sta meglio e Dio voglia che torni guarita completamente. Se lo merita; è tanto una brava signora!
— Grazie! grazie! — disse la principessa allontanandosi frettolosamente.
Ella non poteva tollerarle, quelle lodi; non poteva sentirsi ripetere ciò che ella sapeva già; non poteva sentirsi confermare che Maria era una creatura eletta, che esercitava un fascino sugli uomini come sulle donne, perchè era bella ed era buona.
— Dunque Pio è andato a raggiungerla; dunque s’intendono, si sottraggono alla mia vigilanza! — pensava donna Camilla tornando