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vertà, perchè la miseria avvilisce e fa cercare avidamente l’aiuto sotto qualsiasi forma si presenta, mentre la povertà è altera, la povertà tollera il presente, perchè la sostiene la speranza di ricompense più alte. Vuole un paragone? la miseria potrebbe essere raffigurata dallo schiavo romano, che presenta la schiena alla frusta del padrone e con la bocca cerca di afferrare i rimasugli che egli lascia cadere dalla mensa sontuosa; la povertà dal cristiano, che ha scosse le catene, e benchè lo dilanii la lame, respinge col piede il dono del ricco e guarda in alto, dove vede brillare la ricompensa, che spetta a quelli che sanno pazientemente soffrire.

— Quanta poesia! — esclamò la principessa in tono aspro. — Caro Onorati, lei ha un bel vestirmi da eroine le sue plebee, tanto non riuscirà mai a convincermi che esse non speculino sull’amore dei signori. Non fanno le oneste altro che quando vogliono ottener molto, o credono si tratti di una speculazione fallita.

Don Pio aveva chiuso gli occhi per non vedere la moglie; vedendola egli non sarebbe potuto rimaner fermo sulla poltrona mentre lei, con la sua voce aspra e nasale, gettava fango a manate sulla pura e onesta donna