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monio e sono voci che non si possono lasciar correre impunemente.

— Quando non importa a me.... — disse don Pio atteggiando la bocca a un sorriso cinico.

Ubaldo non rispose; chinò il capo e incurvò la persona dinanzi a donna Camilla, che gli rispose con un cenno appena visibile della testa accompagnandolo con uno sguardo di sprezzo, e salutato il principe uscì.

XII.

Appena don Pio fu rimasto solo lo assalì il desiderio prepotente di ottenere il perdono di Maria, ma come chiederlo? Non poteva uscire e non sarebbe potuto uscire per un pezzo perchè era deforme; non poteva far chiedere a Maria quel perdono da altri; bisognava che scrivesse.

Il pensiero di affidare una lettera, che doveva passare per più mani prima di giungere a destinazione, il segreto del suo cuore, l’onore di quella donna, che ora aveva per lui il prestigio delle sante figure muliebri cui la virtù pone una aureola di raggi luminosi intorno al capo, lo sgomentavano, ma tanto per isfogare il suo