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della moglie di un segretario dell’ambasciata inglese, e poi l’occhio indagatore di donna Camilla non riuscì a scorgerlo più nella vasta sala del teatro.
Infatti, don Pio era andato via, e salito in botte si era fatto condurre alla Stampa. Nel salone c’era Maria, che parlava con Adriana Mariani.
Maria pallida, ma calma, composta e sorridente come al solito, quando vide il principe sussultò lievemente e gli stese la mano con la usata cordialità. —
— Siete divenuto il Prince charmant, — disse Adriana col suo torte accento francese, strisciando le esse e pronunziando l’erre in gola. — Non a Roma soltanto, ma anche a Parigi si parla delle meraviglie che create. Guardate che cosa dice il Gil-Blas del vostro teatro!
Ella porse al principe il giornale del Boulevard. Don Pio lesse, e man mano che andava avanti sorrideva di compiacenza. Quando ebbe terminato l’entrefilet, che conteneva una lode grandissima per la “Fenice„ e per la sua munificenza, disse, rivolto alle due signore:
— Per far sempre la parte che mi si attribuisce, vi propongo di venir subito a vedere il teatro, così giudicherete se gli elogi che