Pagina:Perodi - Il Principe della Marsiliana, Milano, Treves, 1891.djvu/175


— 167 —

attaccato per la tolleranza illegale di cui dava prova lasciando che gli ordini religiosi acquistassero sempre maggiori affigliati, lasciando che, nonostante la legge che proibisce i conventi, questi si popolassero di continuo ai nuovi frati e di nuove monache; quello della Marina doveva essere attaccato nel sistema di costruzioni navali che aveva adottato; bisognava dimostrare che le grandi navi già varate e quelle che erano sui cantieri assorbivano somme enormi e che erano insufficienti a difendere le coste italiane.

— Intendetevi con Ubaldo; — disse il principe che non seguiva per nulla il Carrani nella sua esposizione, — egli è di là che scrive e lo troverete subito.

L’on. Carrani non capì che il principe lo voleva allontanare e si diede a insistere sulla necessità di trovare un tecnico per attaccare il ministro della Marina.

— Ne conosco uno, un ex-ufficiale, eccovi un biglietto per lui, fatelo cercare, — e scritto in fretta due parole col lapis su una carta da visita, la consegnò al Carrani.

Maria si era allontanata dal principe e presa la Nouvelle Revue, che era posata su un tavolino, si era messa a leggerla attentamente.