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Maria, che leggeva chiaramente nella condotta della principessa, che capiva quanto fosse gelosa e quanto fosse sospettosa di lei, rimase un pezzo prima di rispondere. Non aveva fatto mai soffrire nessuno a questo mondo e le doleva, le doleva immensamente di avere, senza colpa, inconsciamente, esposto una donna alla torture della gelosia.
Dopo una lunga pausa, ella disse con voce strozzata dalla commozione:
— Il principe lo sospetta non di essere innamorato della principessa, nè di cedere a un sentimento, ma di commettere un’azione bassa. Me la lasci dire la brutta parola; lo sospetta di spionaggio. L’unico mezzo per riabilitarsi agli occhi di lui è di chiedergli un abboccamento stasera subito, e di dirgli francamente quello che vuole da lei la principessa; l’avrà questo coraggio? — domandò Maria volgendo su Fabio uno sguardo fermo e scrutatore.
— L’avrò, — egli rispose senza esitare.
In quel momento don Pio precedendo un gruppo di deputati amici entrava, discutendo, nella sala; nel veder Fabio seduto accanto a Maria e impegnato con lei in una conversazione seria, affrettò il passo per mettere una certa distanza fra sè e quelli che lo segui-