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il foyer, i camerini degli artisti e le sale da fumo.

— E il loro palco com’è? — gli domandò la principessa.

— Non lo so; il principe ha dato ordine severo che nessuno vi sia ammesso prima della sera inaugurale, e io come gli altri sono rôso dalla curiosità.

— Lei assisterà alla festa?

— Anche se non volessi assistervi, non potrei. A me spetta di fare il resoconto della serata; io debbo essere al mio posto.

Donna Camilla stette un momento silenziosa guardando la pelle d’orso bianco su cui poggiava i piedi, e pareva che la domanda che si sentiva prima tant’ardimento di fare al Rosati non potesse pronunziarla.

— Se non ha niente da comandarmi, — disse Fabio, — io vado via perchè in famiglia mi aspettano; mio padre è ammalato.

— Senta, — gli disse la principessa alzandosi pure e fissandolo imperterrita negli occhi, — mi vuole accompagnare alla inaugurazione della “Fenice?„

La domanda era così strana che Fabio non seppe rispondere altro che un:

— Sono sempre ai suoi ordini.

— Allora venga a prendermi, passeremo