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esse non giungevano a molestare i ministri, e sopratutto il presidente del Consiglio, punto di mira di tutte le polemiche, bersaglio di tutti gli attacchi. I giornali che sostenevano il Governo avevano un bel ribattere le accuse; La Stampa aveva più diffusione da sola che essi tutti riuniti, ed era per questo più ascoltata, come quella che meglio poteva farsi udire da maggior numero di persone. C’erano poi tutti i politicanti, che hanno bisogno dell’imbeccata del giornale per formarsi una idea delle questioni, e quei politicanti lo leggevano, come lo leggevano gli avversari per combatterlo o biasimarlo.

Don Pio della Marsiliana non era certo considerato alla Camera come uomo di valore, perchè anche là come in tutti i consessi la forte mente e i forti caratteri s’impongono, e anche se un deputato non è oratore, anche se non prende mai la parola, i compagni sanno apprezzarlo, a qualunque partito esso appartenga, per i lavori degli uffici, per le discussioni in seno delle commissioni, per i mille mezzi che anche dentro al Parlamento sono offerti all’attività intellettiva di un uomo per estrinsecarsi. Ma anche non essendo considerato un valore, egli godeva di una situazione speciale formulatagli