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bella signora una folla d’invitati che erano nelle altre stanze, e una piccola francese, molto vivace e molto intelligente, che cercava dopo la morte del marito di conservare la posizione che egli avevale fatto, dandosi per protettrice delle arti e del giornalismo, prese le mani di Maria e le disse:
— Mia cara, mi hanno detto che a lei si deve se il principe si è impegnato formalmente a costruire un teatro; non poteva essere altri che la figlia di quel caro Rossetti, una creatura che ha imparato ad amar l’arte nascendo, che si faceva protettrice delle arti.
— Lei conosce mio padre? — domandò Maria con premura.
— Lo conosco, e col povero Filippo — (Filippo Mariani era il defunto marito che la signora Adriana nominava venti volte al giorno) — e col povero Filippo abbiamo spesso visitato il suo studio. Suo padre è un artista del vecchio stampo, un vero artista italiano nel senso più bello della parola, e io sono lieta di veder qui a Roma la figlia di lui.
Tutto questo era detto a voce alta, e a un tratto il povero Rossetti, che era un Carneade per tutti i conoscenti di Mario, divenne, mercè le lodi della vedova del grande