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fosse onesta con lui soltanto per meglio dominarlo.
Egli spiava di continuo la bella donna perchè voleva impossessarsi di un segreto, credendo che il possesso di un segreto sia sempre un capitale che un giorno o l’altro si può rendere fruttifero, e quella sera della festa, appena potè abbandonare il suo posto di ricevimento, non la perdè un momento di vista, ora col pretesto di aiutarla nel dare il thè, ora per mantenersi vicino alle signore che le facevano corona.
Don Pio, dopo il concerto al quale presero parte i due massimi maestri di Roma e le prime donne in voga, nonchè Maurel, Maurel che entusiasmava nell’Amleto, si accostò a Maria e le presentò i suoi colleghi della Camera, con i quali era rimasto a parlare tutta la sera.
— Che cosa divina è mai la musica! — esclamò la bella creatura parlando al principe Buontalenti e al duca di Sermano, — io capisco quale attrattiva abbia per il popolo. Tutte le altre arti vivono rinchiuse negli studi, nei musei, nelle biblioteche, non sorridono altro che a quelli che le amano, ma la musica si espande, si fa popolare e consola tutti. Chissà quanti poveri non sono ora ag-