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loro maestri li sorvegliano durante le lezioni, la ricreazione e perfino durante il sonno. Ogni ragazzo che dimostri buona volontà e faccia progressi è premiato, e la emulazione, è tenuta viva colla speranza delle medaglie. L’esser decorato è il sogno dei grandi e dei piccini. Spesso il petto dei ragazzi è coperto di medaglie come quello di un veterano di venti battaglie. Forse questa grande ambizione fa di essi degli omini avanti il tempo e li spinge a prendere le maniere cortesi e riservate delle persone mature. Ma il francese anche per natura è cortesissimo. Non fa una domanda o una risposta senza aggiungere monsieur, madame o mademoiselle. In famiglia usa dare del tu come da noi, ma molti figli usano la seconda persona del plurale con i genitori.

Benchè il francese sia per natura vivace e comunicativo, pure nelle ore di scuola i ragazzi sono astretti al più rigoroso silenzio. Le scuole incominciano generalmente la mattina alle otto e si protraggono fino alle due. Prima di principiare le lezioni in alcune scuole si fa la preghiera, e terminate che sono vi è la benedizione.

Le bambine sono educate con maggior severità dei maschi. Esse sogliono frequentare le scuole, che si chiamano externats, e vanno e vengono in silenzio, benchè il numero delle frequentatrici sia difficilmente minore di sessanta, divise in diverse classi, a seconda della età e della capacità. Quando la mattina la bimba va a scuola, si mette un grembiule nero per non macchiarsi d’inchiostro il vestito, e lo toglie uscendo. Esso protegge davvero il vestito di cui la bimba suole avere molta cura. Così coperte dal lungo grembiule, le alunne somigliano a un branco di corvi.

Gli studi che si fanno nelle scuole francesi sono presso a poco simili a quelli delle scuole italiane. Le lingue che

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