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1mo. Per aumentare le indennizzazioni del Duca di Modena, S. M. I. gli cede l’Ortenau nella Svevia.

2do. Per risarcire S. M. I. per questa cessione dell’Ortonau verranno secolarizzati li due Vescovati di Trento, e di Bressanone, e sua Maestà entrerà nel possesso de’ loro beni, rendite, diritti, e prerogative senz’ alcuna riserva, coll’incarico di provvedere li due presentanei Principi Vescovi, e li membri dei Capitoli in una maniera da convenirsi tra di loro; come pure la dotazione del Clero da impiegarsi nelle due diocesi sarà stabilita secondo il piede consueto nelle altre Provincie della Monarchia Austriaca.

Avendo il vice-Presidente del Governo, e dell’Appello del Tirolo, e Commissario Aulico immediato Giovanni di Strobl con suo dispaccio segnato in Trento li 28 Febbrajo 1803 diretto all’ufficio assessorio delle Valli d’Annone e Sole ordinata la pubblicazione del seguente imperiale dispaccio, questa pubblicazione seguì li 6 Marzo nelle più solenni maniere, essendosi in tutte le chiese cantato l’inno ambrosiano, e fatte pubbliche feste: e quì termina la nostra Istoria.

"NOI FRANCESCO II. per la grazia di dio eletto Imperatore Romano, sempre Augusto, Re in Germania, d’Ungheria, Boemia, Galizia, e Lodomiria ecc.; Arciduca d’Austria; Duca di Borgogna, e di Lorena; Gran Duca di Toscana; Conte Principesco del Tirolo ecc. ecc. ecc.

Annunziamo a tutti i sudditi, ed abitanti dei due distretti di Trento, e di Bressanone, di qualunque grado, o condizione, senza eccezione veruna, la nostra grazia, ed ogni bene.

E facciamo ai medesimi clementissimamente noto, qualmente in seguito alla convenzione conchiusa fra Noi e la Repubblica Francese il dì 26 Dicembre 1802, abbiamo occupati, e pienamente, ed immediatamente uniti al restante della nostra fedelissirna Provincia tirolese, i distretti di Trento, e Bressanone, con illimitata superiorità territoriale, della quale i diritti principali già pria ci competevano in qualità di Conte principesco del Tirolo.

Noi dunque ci attendiamo da tutt’ i sudditi ed abitanti d’ambidue li distretti una inviolabile fedeltà, ed ubbidienza, a gara con gli altri sudditi del restante del Tirolo, che presteranno a Noi, ed a’ nostri successori ereditarj del Trono, come pure alle Superiorità da Noi costituite, o da costituirsi, tra le quali le in ora esistenti locali d’ambedue li distretti sino ad ulteriore nostra suprema determinazione restano graziosamente confermate.