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Le notti antecedenti il generale Loudon col suo corpo, e coi bersaglieri comandati dal Conte d’ Arz,1 e colla massa Meranese era partito da Merano, e prendendo la via de’ monti per Molten, e Jenesien era giunto alla vista di Gries, e passato il torrente Tolfer sopra Bolzano aveva occupate le colline sopra la città. Quivi cercavano i francesi con coperte marcie di far vedere maggiore il loro numero di quello in verità si era; ma scoperto lo stratagemma furono su tutti i punti attaccati, e bravamente respinti. Non fu pubblicata notizia uffiziale delle rispettive perdite; ma certo, che i francesi ebbero la peggio; poichè furono fatte centinaja di prigionieri, ed acquistati tre cannoni. Essi quindi fatto fardello la notte abbandonarono la città retrocedendo precipitosamente verso Bressanone, e in parte verso Lavis, e Trento. E il London con sommo giubilo di tutti il dì 4 Aprile entrò col suo corpo in Bolzano, diede al nemico instradato verso Pusteria la caccia fino a Bressanone, indi ritornato proseguì la marcia verso Trento. Aveva nel medesimo tempo ordinato al Conte di Neüberg capitano dello stato maggiore, che passato l’ Adige attaccasse li francesi a Termeno, e ne’ contorni: ma questi si erano già ritirati in Lavis; ed esso scacciatili anche di qua il dì 10 Aprile alle ore due pomeridiane entrò vittorioso in Trento. Anche il generale Loudon trasportò il suo quartier generale ad Egna, ed il dì 12 complimentato a Gardolo dal Magistrato civico di Trento alle ore undici di mattina fra le acclamazioni del popolo passò in città, e prese quartiere nel palazzo del Conte Matteo di Thunn, dando il rapporto al Conte Lehrbach commissario plenipotenziario in Innsbruck, che lo ricevette alli 14 Aprile, colla notizia, che Trento, Roveredo, Riva e Torbole erano occupati dagli austriaci, che l’ inimico si ritirava verso Rivoli, che avevagli presi dodici cannoni, diversi magazzini, e fatto 400 prigionieri. Nell’ istoria di questo anno, che sorte in Venezia, al Tom. IV. Lib. IX., dove sono descritti li varj fatti successi nel Tirolo, si ritrova qualche abbaglio nell’ indicazione de’ luoghi, e sembrano pure esagerate le perdite, le quali saranno probabilmente state ricopiate dai giornali francesi. Fu in breve tempo evacuato tutto il Tirolo italiano ritiratisi li francesi in Peschiera; e se ne resero grazie al Signore.

In Trento fu nuovamente installato il Consiglio amministrativo imperial regio, che ai 21 Aprile riassunse le sue funzioni. Ritornata poi la deputazione di difesa a Bolzano sotto li 24 dello stesso mese rese noto, che interinalmente era stata fissata la difesa del Paese ne’ confini italiani a due corpi di bersaglieri, e ad un corpo di riserva nella Valsugana.

  1. Questo fatto si conferma con un decreto dato in Vienna 6 Aprile 1804 di S. A. R. l’ Arciduca Carlo come Gran Mastro dell’ Ordine Teutonico al Conte Gio: Nepom: d’ Arz, col quale lo aggregò all’ Ordine suddetto. L’ originale porta che questi si era particolarmente distinto nella difesa del paese in tempo del maggiore pericolo, e segnatamente li 27 Marzo, li 2, e li 3 Aprile 1797, e con ciò si era reso benemerito anche del Bailaggio all’ Adige , e monti.