Pagina:Periodi istorici e topografia delle valli di Non e Sole nel Tirolo meridionale (1805).djvu/68

ginnasio, ed il seminario vescovile per formar ospedale erano stati evacuati. Aveva il generale Joubert sotto li 2 Piovoso del nuovo calendario francese 1 (21 Gennajo di nostro stile), fatta una proclamazione, nella quale assicurava cogli ordini precisi del generale in capo Bonaparte di avere "tutti li riguardi per gli abitanti; di non fare alcuna requisizione in danaro; ma solamente quella delle sussistenze." Mantenne egli la parola da onesto capitano, e la sua umanità venne encomiata; tanto più, che diverso assai fu il contegno di chi fece la prima invasione, nella quale furono levati tutti gli argenti, e preziosi mobili del castello, e del monte santo, la cassa civica, e li danari steurali rimasti addietro.

A Lavis seguì fiero combattimento colla brigata del francese generale Vial: ma convenne al generale Liptay, che comandava il centro, ritirarsi a Salorno, e già ai 3 di Febbrajo lo ritroviamo in questo luogo: il generale Loudon formava la destra, e il generale Wukassovich la sinistra coprendo Fiemme, e Pinè per assicurare i fianchi del centro. Tra questo tempo li 2 Febbrajo capitolò Mantova, e il generale Bonaparte dopo la resa di quella importante piazza proseguì i suoi rapidi progressi verso la Piave col generale Massena. Intanto il conte di Lehrbach commissario plenipotenziario sotto li 20 Gennajo da Innsbruck aveva ordinata la leva in massa, e nominati de’ commissarj per organizzarla, e il general Kerpen radunava un corpo di armata in Innsbruck. Somma era la confusione specialmente in Bolzano, e continua l’ emigrazione de’ timidi per Venosta, e Bressanone. Nelle nostre Valli però si godette una specie di tranquillità, perchè il generale Loudon le copriva col corpo che aveva in Stenico, e coi bersaglieri al medesimo uniti. In questi incontri Lavis soffrì de’ danni rimarchevoli, e vi furono bruciate le case verso il ponte: moltissimo patì la Prepositura de’ canonici regolari di san Michele. Eranle stati depredati nella prima invasione li argenti nascosti, manifestati da un iniquo al comandante francese. Ma in questa seconda invasione, essendo stata più lunga la permanenza de’ posti avanzati, più lunghi furono li guai con guasti, e requisizioni continue. Li ponti sull’ Adige erano stati tagliati sino a Terla.

Nacque qualche sconcerto tra li generali austriaci, ed il generale Loudon aveva dimessso il comando: e godendo esso la confidenza de’ soldati, questa dimissione produsse una costernazione grande: ma recatosi Loudon in Innsbruck l’ affare fu accomodato, ed egli riprese il comando della sua brigata , e li 12 Marzo raggiunse il suo corpo, seguito da varj rinforzi, e da pionieri per allargare le strade.

Aveva Bonaparte in Italia assestati li affari col Papa, ed altri stati, tra i quali pensò sino alla picciola repubblica di San Marino, alla quale fece fare molte offerte per mezzo del cittadino Monge, che da essa furono

  1. Questo calendario fu introdotto in Francia l’ anno 1793 nel mese di Settembre, quando fu sanzionata la nuova costituzione, ed incomincia all’ equinozio autunnale de’ 22 Settembre.