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deltà nelle mani dell’ Arciduchessa Elisabetta, d’ Austria, qual cerimonia fu seguita da una mensa generosamente imbandita di 450 coperte. Continuarono le sessioni con gran calore, tanti essendo li convocati, e dividendosi in diversi partiti. Solo a’ 18 Settembre la dieta venne al suo termine; e in essa fu conchiuso di spedire al Sovrano una deputazione composta di due soggetti per tutti quattro gli stati di prelati, nobili, città, e giurisdizioni colla nota dei gravami ripartiti in cinque generali oggetti: Giurisdizione - Sistema Provinciale - Ecclesiastico - difesa e fortezze - e studj. I deputati si recarono in Vienna, dove furono ascoltati, e in molti punti esauditi. L’ Università d' Innsbruck, che da Giuseppe era stata disfatta, e ridotta a semplice Liceo, fu ristabilita, restituito il tribunale di Appello, rimesso il Gran Capitano della Provincia diverso dal Governatore, indipendente dal sovrano attual servigio, soppresso il Seminario generale di fresco erretto, con alcuni altri articoli, e così terminò questo affare.

Tra questo tempo nelle nostre Valli avvenne una rinnovazione, o adattamento di strade. Erasi formato un piano di fare, e spianare al possibile due strade maestre, per le quali si potesse far viaggio con vetture. Il principio comune doveva essere alla Rocchetta, e subito sopra dividendosi ai due lati del torrente Noce l’ occidentale conducesse in Val di Sole, e l’ orientale arrivasse sino a Fondo. Erano necessarj diversi scavi per aprirle, e grandi dovevano essere le spese. Ora tutto questo si effettuò, le spese ammontarono a più di trentamila fiorini di capitale: si ebbe però la consolazione di veder vetture, che secondo il fine del progetto calcavano quelle strade. Ma li precipizj causati dallo scioglimento delle nevi, dalle dirotte piogge, e da frequenti temporali cagionarono principalmente sotto Denno in una delle due strade, e sotto Vigo nell’ altra aperture, e lavini così precipitosi, che le vetture si dovettero mettere, se non del tutto, almeno in parte in disuso, tanto più, che senza fondo queste nuove strade si potevano difficilmente mantenere. Quando venne il tempo di fare la ripartizione del debito, nacquero mille contese tra le pievi delle Valli, e convenne implorare una Commissione dal Principe, la quale in fatti li 17 Luglio del 1795 aprì le sue sessioni in Cles. Dopo varj dibattimenti si venne ad un progetto, col quale si prescriveva un metodo da osservarsi anche in avvenire, onde evitare ulteriori contrasti. Il progetto fu bensì confermato dal Consiglio di Trento nel dì 29 Gennajo del 1796 per modo di provisione, e sino ad altra decisione; ma non fu posto in esecuzione per la guerra che sopraggiunse.

Di una gloriosa visita furono onorate le nostre Valli, mentre agitavansi queste quistioni. L’ Arciduchessa Maria Elisabetta d’ Austria, Abbadessa dell’ imperial regio Capitolo di Dame d' Innsbruck si determinò di vederle. Partita quindi al fine di Agosto del 1795 dalla sua residenza, accompagnata dal suo Maggiordomo Conte Leopoldo di Spaur, con decente corteggio il primo di Settembre alle ore sei di sera giunse al borgo di Cles prendendo l’ albergo in casa del sig. Lorenzo dal Lago. Grande fu il concorso di ogni classe di persone, come cosa insolita in queste Valli: e si