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Dal Secolo XVIII. fino al principio del XIX.


L

Unga quiete godettero questi paesi sotto l’ impero del religiosissimo Imperatore Leopoldo I., finchè vennero a cambiarsi le cose negli ultimi anni della sua vita. Poichè in Novembre dell’ anno 1700 morto senza successione Carlo II. Re di Spagna con un testamento, nel quale chiamava suo erede Filippo Borbone Duca d’ Angiò, la Casa d’ Austria di Germania mosse le sue pretensioni per antecedenti patti di famiglia, e per la discendenza del primiero acquistatore nacque una lunga guerra. Con varia fortuna combattevasi nell’ Italia, quando l’ anno 1703 l’ esercito Francese pensò di passar in Germania per la via del Tirolo, e per togliere ai Tedeschi quella strada, per cui solevano spingere soccorsi in Italia, e per aprirsi la comunicazione colla Baviera, il di cui Elettore era collegato colla Francia. Quindi il Duca di Vandomo nel mese d’ Agosto si mosse dalla Lombardia, e per monte Baldo con mille stenti alla fine del mese giunse alla vista di Trento, ma coll’ Adige frapposto, e con gli abitanti nell’ opposta riva preparati a contrastargli ogni ulteriore avanzamento. Nè le minaccie del Vandomo, nè le molte bombe avventate contro la città avvilirono punto i Trentini, e massimamente da che in ajuto loro con alcuni reggimenti Cesarei accorse il Generale Conte Solari. Ma battuto da’ Tirolesi il Duca di Baviera, il quale fu costretto a precipitosamente ritirarsi ne’ suoi stati, e dubitando i Francesi della fede di Vittorio Amadeo Duca di Savoja, il Vandomo da Lodovico XIV. allora Re di Francia fu richiamato in Lombardia, il quale verso il fine di Settembre ritrovossi già col suo quartier generale a San Benedetto sul Mantovano, dopo avere inutilmente sacrificato molta gente in quella sua infelice spedizione del Trentino1

Le nostre Valli dell’ Anaunia non soffrirono alcuna invasione nemica, non essendosi i francesi inoltrati nemmeno nelle sette Pievi, ma lasciatisi vedere soltanto a Ranzo della Pieve di Banale. Occuparono solo il tratto dal Lago di Garda fino all’ Adige, e pervennero fino in faccia a Trento, dove il Vandomo ricevette l’ ordine della ritirata. Dovettero però concorrere alle marcie militari, e a varie spese, perchè anche il monte Tonale fu presidiato. Non ci resta memoria della somma di queste spese; ma abbiamo

  1. Muratori Annali d’ Italia all’ anno 1703. La città di Trento il dì 4 di Settembre celebra annualmente la memoria della sua preservazione dall’ incendio di questa guerra.
    Nel sobborgo della città d’ Innsbruck, detto oggi la città di Maria Teresa, in una colonna in mezzo alla contrada si ritrova la seguente iscrizione: Mariæ Virgini Matri Immaculatæ filiæ divæ Annæ ob hostes, tam Bavarum quam Gallum anno MDCCIII. Tyrolim invadentes, utrimque tamen, & OEniponto quidem in festo Sanctæ Annæ Tridento autem in nativitate B. M. V. depulsos Tyrolensis Provincia in perpetua debitæ gratitudinis tesseram præsens monumentum ex voto posuit.