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quello, e fabbricatone un altro in sito giudicato più opportuno, e appellatolo Anagni, da Anagnia, donde col sincopar la parola sia venuto il nome di Nan, e dal Castello di tal nome sia derivato il primo nome della Valle di Nan, ed in seguito della Valle di Non, cangiando la lettera a in o, come fanno nel loro linguaggio volgare i vicini Tedeschi. Popolatosi maggiormente il Paese convien credere, che all’opposta riva del Noce dal Castello di Vervò sia stata all’oriente aperta un’altra strada, e per sicurezza della medesima fabbricato altro Castello, detto Nan, venendo con ciò a perdersi la memoria dell’antico Castello di Vervò, del quale ora non rimangono nemmeno vestigia.
Qualcuno dirà, che questo è un puro sogno, non potendosi garantire con alcun documento: dico solo, che è meno strano di quello di coloro, che per iscansare il nome di Valle di Non, mettono Valle di Annone1. Che poi la Valle possa desumere il nome dal principale suo Castello, è cosa a noi troppo evidente abitando in una Provincia, che solo dopo il mille acquistò il nome di Tirolo per un Castello, così detto sopra Merano, in cui abitarono i Signori del Paese. Posto sia stata realizzata questa mia opinione, avremmo già qualche cosa di rimarchevole dell’oscuro tempo de’ Goti, qual è l’erezione d’un principale Castello, e la mutazione del nome della Valle, da Anagnia, o Anaunia, come prima appellavasi, detta indi Valle di Nan, poi Non, senza aver bisogno di ricorrere a’ fatti della Rezia, onde pescare qualche patria notizia.
Il regno de’ Goti venne a cadere alla metà del seguente secolo per varie vittorie riportate sopra di loro da Belisario, e poi da Narsete Generali dell’Imperadore Giustiniano. Ma non tardò molto l’Italia a passare sotto il giogo d’altri conquistatori, che furono i Longobardi. Paolo Diacono vuole, che il nome di Longobardi sia venuto dalle lunghe barbe, che avevano uso di portare, tolto dal linguaggio tedesco, dove lang significa lungo, e bart barba. Questa opinione, sebbene riprovata da alcuni, che li credono così chiamati dalle lunghe aste, o dal nome del lor Paese, è però seguita dal Cluverio, dal Grozio, e da altri. Si credono originarj de’ contorni dell’Elba, e del Mar Baltico, già prima calati nella Pannonia, o nel Norico per invito dell’Imperadore Greco in suo sussidio contro i Goti. A loro però si unirono tutti i bisognosi, e vogliosi di cambiare paese delle varie provincie della Germania, e dell’Ungheria, e formatone un numerosissimo esercito sotto la condotta del Re Alboino nel 569 calarono dalla parte del Friuli, e s’impadronirono di Venezia, e l’anno seguente anche di Trento, e stesero largamente le loro conquiste. Ad Alboino successe Clefo, e dopo la morte di questo avvenuta l’anno 575, attesa la piccola età di Autari di lui figlio, i Longobardi crearono trentasei Duchi, li posero nelle principali città, dove comandavano con autorità sovrana,
- ↑ Si può credere, che si scriverne A-none, ed indi congiunta la lettera fosse venuto Anone.