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la difesa fatta dagli austriaci nell’anno 1799 contro i francesi, che per questa parte volevano invadere il Tirolo. Il monte, ove d’ordinario soffia un vento impetuoso, e nell’inverno cade una quantità di neve, e vi sono nebbie continue, ha un’amena pianura tutta prativa, che arriva a sette e più miglia italiane di lunghezza, e quattro circa di larghezza; il fieno che produce è il sostentamento della campagna di Vermiglio. Ma prima d’arrivare al monte conviene passare per tre picciole disastrose Valli, dette di Pregion, di Final, e di Strino, e nel piano si s’incontra in quella del Merlo. Sulla sommità del monte vi è un locatore con una picciola casa, e chiesa: l’anno 1580 portava il titolo di ospedale di S. Bartolommeo, e già nel Sinodo tenuto in Trento da Enrico III. Vescovo nell’anno 1336 tra li ventiquattro piovani sottoscritti delle Valli, dopo quello di Ualsane, ora Ossana, si legge Riprando rettore di Tonale. Notizie istoriche Tom. II. pag.696. In poca distanza da questa chiesa si ritrova il confine della Repubblica Italiana, per l’innanzi veneta. Nel Villaggio poi dopo l’anno 1777 fu eretto un dazio imperiale regio di confine. Il picciolo ruscello detto la Vermigliana che sorge in Tonale, e sotto il medesimo va a perdersi in un ramo del Noce, sembra aver dato il nome al Villaggio.

OSSANA la Pieve posta in eminenza con poche case, la canonica, e la chiesa parrocchiale, è di mediocre struttura. Vi esiste un vecchio castello di tal nome, feudo mensale, e posseduto dalla famiglia Benelli di Trento. Il detto castello ne’ rimoti tempi, come si ricava dall’Urbario antico canonicale, apparteneva alla famiglia Heydorf, la quale tra le antiche famiglie nella matricola del Tirolo viene annoverata, ed ora questa famiglia si crede estinta.

Al castello Ossana tra la nobiltà tirolese annovera il Conte Brandis 1 li nobili di Ursana, pria Conti di Valcamonica. Erano essi fuggitivi, ed arrivati in questo paese si scrivevano solamente de Fedricis: il castello dallo scrittore viene chiamato Ursana, e presero il titolo dal medesimo. Questa famiglia ora esiste in Valcamonica, non sapendosi se sia del medesimo ceppo. Mainardo Conte del Tirolo l’anno 1290 occupò colle sue truppe il castello, e lo fortificò. Francesco de Ursana prese in moglie Caterina Contessa di Lodron, e secondo il citato autore morì l’anno 1560. 2 Per altro secondo il Brandis nella sua storia pag. 185. nella guerra veneta accaduta per la famosa lega di Cambrai, il castello di Ursana in Val di Sole fu assalito dai veneti, il che cagionò in Bolzano un gran timore, e si pensò ad una valida difesa da questa parte. Cessò però il timore per la vittoria riportata dagli alleati sopra li veneti li 14 Maggio 1509. Quest’invasione deve aver dato luogo all’abbandonamento di questo castello dalle famiglie Friderici de Ursana, così denominate nella matricola de’ nobili tirolesi, ed indi posseduto dalla famiglia de’ Heydorf fosse lasciato in balia della Mensa vescovile di Trento; mentre il Vescovo Udalrico III. ricuperò

  1. Part. II. n. 181.
  2. Loc. cit. n. 234.