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Principato, passano principalmente nella Germania mettendo la loro opera in lucrosi, ed onorevoli impieghi.

In tutta l’Anaunia però, eccetto le arti più usuali, e volgari, non ci sono fabbriche, nè scuole pubbliche per le scienze . Onde conviene procacciarsi d’altronde molte cose necessarie fatte a mano, e spedire altronde i figliuoli per motivo de’ studj: cose, che portano grandi spese. La popolazione ammonta a circa quaranta mila persone. L’Idioma, eccettuati tre villaggi, è per tutto l’italiano, ma tronco, e corrotto nella sua pronunzia. Come la sua prima1 popolazione, da quanto si ha fondamento di credere, fu de’ Toscani condotti da Reto, e di poi una grande aggiunta alla medesima vi si fece de’ Galli Cisalpini fuggiti nelle montagne, quando i Romani si spinsero di quà del Po; e si fecero Signori della Gallia Transpadana, può essere che questo misto di nuova gente abbia corrotto la primiera pronunzia Toscana. Ora però, che ne’ fori si è introdotto l’uso di scrivere non più in latino, come prima, ma in italiano, e per i ragazzi in diversi luoghi di fresco si sono erette le scuole normali, il difetto si va correggendo.

Per altro le persone sono robuste, e di mediocre statura; aperto è il talento, che le rende alquanto proclivi alle liti: laboriosi sono questi popoli, rispettano la religione, e li suoi ministri, e sono ubbidienti al Principe.

La Religione è la sola Cristiana Cattolica, la quale, dopo la conversione de’ medesimi dal gentilesimo, non andò mai soggetta a cangiamento. Il pregiudizio di sonare le campane puramente per allontanare le tempeste non è privativo di questi popoli, ma anche de’ circonvicini; ma quello di non contraere matrimonj nel mese di Maggio si osserva da’ nostri rustici Italiani, ma non già dai Tedeschi. Benedetto XIV., che fiorì nel secolo passato, essendo Arcivescovo di Bologna riconobbe per superstiziosa2 questa osservanza, onde conviene credere, che li nostri rustici l’abbiano portata dall’Italia, o conservata essendo gentili; mentre gli antichi Romani evitavano d’ammogliarsi nel corso di questo mese,3 che essi riguardavano come sinistro, onde abbiamo le traccie di quest’antica superstizione. Appartenne sempre nell’Ecclesiastico al Vescovato di Trento, e nelle Valli vi sono li Parrochi unitamente anche Decani foranei, o rurali, de’ quali non è sempre l’istesso il numero. Per il governo politico, civile, e criminale il Prin-

  1. Se avanti i Reti fossero quivi stazionati altri popoli, sembra assai incerto, nè gli Scrittori Romani non ne fanno veruna menzione. Il Padre Gregorio di Valcamonica in un’Opera Curiosi Trattenimenti de’ Populi Camuni, Venezia in quarto 1698 pag. 179 pretende, che questi Paesi fossero popolati avanti la venuta de’ Reti, ma i suoi motivi non convincono. Con maggiore solidità ragiona Cassiano Roschmanno Fatti del Tirolo in tedesco cap. 2. §. 2. ove s’ingegna di dimostrare, che le genti Celtiche, ossia Galli, fossero li primi popolatori del Tirolo meridionale ma rispetto all’Anaunia resterà sempre incerto, se avanti la venuta de’ Reti vi penetrasscro altri popoli, oppure fossero disabitate selve.
  2. Istituzioni Canoniche T. I. Nro. LXXX. ad finem.
  3. Dizionario universale dei Costumi Tom. 3. pag. 88.