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tò in Rumo, ove all’occasione che colà dimorava il celebre artefice d’orologi Bartolommeo Bertola1 s’applicò allo studio delle scienze matematiche, ed astronomiche, e tanto profittò, che disegnò l’anno 1763 una macchina, che conteneva tutte le costellazioni celesti, e questa fu anche esattamente eseguita. Ciò non bastò, che l’anno 1764 ne fabbricò un’altra, che conteneva tutti due i sistemi, o ipotesi del mondo, 2 e la presentò all’augusta M. Teresa. Fatta esaminare la macchina fu ritrovata esatta, e collocata nel Tesoro di Corte, e dopo qualche anno donata all’Università d’Innsbruck, ove conservasi. Al Sacerdote fu assegnata una pensione vitalizia di fiorini 400. Era egli nato l’anno 1723; morì in Meggel li 13 Giugno 1802, avendogli mancata la mente avanti qualche anno.

La Villa di Dres è poco distante dal Borgo. Caltrone è in eminenza situato verso Val di Sole, e monte Faè, ed appartengono ambedue a questa Parrocchia, come pure Majano più picciola Villa, che giace verso la Pieve di Tassullo: di questi piccioli Villaggi nessuna cosa resta da rimarcare avendo gli stessi prodotti del Borgo.

La Pieve di Tassullo segue a quella di Cles: i suoi prodotti, e la sua situazione sono pure a quella analoghi; ma scarseggia di acque, onde mancano li prati, dovendosi supplire co’ prati di monte. Ella è divisa in due distretti, uno de’ quali si chiama le quattro Ville. Tassullo capo luogo ha la chiesa parrocchiale: la palla dell’Altare è di Martino Teofilo.3 Nello scorso secolo fiorì il Decano B. de’ Pilati, intorno al quale si possono veder le Storie Trentine, ove tutto fu inserito.

Carlo Antonio de’ Pilati nacque in Tassullo li 29 Dicembre 1733, fece gli studj maggiori nell’Università di Salisburgo, ed approfittò tanto, che fu ricercato Professore di leggi a Trento, e per varj anni coprì con somma lode tal impiego; pubblicò un’opera sopra la legge naturale, ma l’anno 1767 si applicò ad altri studj, e viene a lui attribuita la tanto famosa Riforma d’Italia, che uscì in quell’anno in ottavo di pag. 354. stampata in Coira colla data di Villafranca: abbandonò dipoi la Cattedra di Trento, e passò a Berna, poi a Gottinga, indi a Berlino, ed in Danimarca, ove il regnante Cristiano VII. lo decorò del titolo di suo Consigliere. Fatto ritorno si portò in Italia, ed in altre parti dell’Europa. Il suo soggiorno nel paese fu breve, e pubblicò altre opere, che non portano il suo nome, e giornali letterarj, e relazioni di viaggi. Salito Giuseppe II. sul trono si portò a Vienna, e dimorò in quella Capitale anche sotto Leopoldo II., finchè ritornato si trattenne in Bolzano per assestare le ordinazioni del Magistrato mercantile. Scoppiata la guerra nel Tirolo, si ritirò a Tassullo, e veniva consultato tanto da quelli del paese, quanto dagli esteri, e spiegava senza riguardo i suoi sentimenti, ed era benefico verso i poveri. Fu poi nell’ultima invasione impiegato nel Consiglio di Trento, come accen-

  1. Vedi Rumo.
  2. Novissimum Mundi Systema, Tridenti.
  3. Pittore del secolo XVI.