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29 fu eletto Principe Vescovo di Trento. Divenne Cardinale, e come appare da un diploma 1 di Ferdinando I. Re de’ Romani dei 20 Marzo 1538 egli copriva la dignità di Presidente del Consiglio di Stato, di supremo Cancelliere, e di Luogotenente delle Provincie dell’Austria superiore. L’anno susseguente fu postulato al Vescovato di Bressanone, ed il giorno del suo possesso li 28 Luglio 1539 sopraffatto da malore nel convito, e come alcuni pretesero, da veleno, poco dopo rese l’anima al Signore nell’età d’anni 54 e mesi 4. Il cadavere trasportato a Trento fu sepolto nella Cattedrale con iscrizione riportata nelle Notizie di Trento. 2 Fece egli costruire delle magnifiche fabbriche, oltre il proprio castello. Fu da lui aumentata la residenza principesca in Trento, e la chiesa di S. Maria Maggiore, alla quale v’aggiunse quel famoso organo: furono pure da lui fatte erigere la chiesa parrocchiale di Cles, la chiesa di Civezzano, e quella di Levico. Compose la differenza, che vertiva per la giurisdizione sui Nobili nel Trentino, e si convenne, che i Nobili creati avanti Massimiliano I. restassero esentati dalla giurisdizione trentina, e sottoposti all’austriaca del Tirolo: ciò seguì l’anno 1523. Il Pincio scrisse la vita di questo Cardinale; a noi basterà questa brieve notizia.

Li 20 Settembre 1804 scavando a caso nei Campi neri situati sopra le case di piazza a sera del Borgo, fu ritrovata la seguente Iscrizione incisa in una picciola pietra:

M . PROPE
RTIUS . TERTI
E . M . P . Q . F . SAT
DON . P . V . S


Questa Iscrizione è stata interpretata dal Proprietario di questi Campi il Consigliere del Giudizio Provinciale ai Confini d’ Italia Agostino de’ Torresani nella seguente maniera:

Marcus . Propertius . Tertius . Et . Marcus . Propertius . Quartus
Filius . Saturno . Dono . Posuerunt . Voto . Soluto.


Mechel, ossia Meggel è un Villaggio sopra Cles alle falde del monte di poca estensione. V’era una volta il castel S. Ippolito, che fu distrutto nella rivoluzione dell’anno 1407, ed indi abbandonato: la famiglia di tal nome molto figurò ne’ secoli di mezzo, come appare 3; ma dopo quest’epoca venne a mancare, e li feudi in buona parte passarono alla casa Firmian, e ad altri feudatarj. Ne’ Fasti Tirolesi de' Nobili non si ritrova famiglia di tal nome; ciò fa formare una conghiettura, ch’ella discendesse dalla famiglia di qualche altro feudatario, e poi, fabbricato il castello, prendesse tal nome. Ora poi havvi un castello, che sembra piuttosto 4 un palazzo, che porta il nome della Villa, feudo della casa de’ Conti e Signori di Firmian Marescialli ereditarj del Principato di Trento: dopo che questa famiglia trasportò il suo domicilio nel Circolo Bavaro il palazzo andò in decadenza, e la Villa perdette il suo lustro. Di questa famiglia abbiamo scrittori tedeschi, ed italiani: il tutto compilò poi il P. Bonelli nelle sue notizie in calce al t. 1. Antichità Fimiane. La matricola del Tirolo li pone all’anno 1234. La prima sua origine si deve al castello situato a fronte della città di Bolgiano compreso nella Giurisdizione di Eppan, nella nostra lingua detto la Muda, ove il ponte dell’Adige porta alla città; alcuni pretendono, che questo ponte fosse l’antico ponte di Druso. Questo castello conservò il nome del padrone sino che Sigismondo Arciduca d’Austria ne fece l’acquisto da Niccolò di Firmian, ed avendolo ristaurato ordinò l’anno 1473 che fosse

  1. Notizie di Trento V. II. pag. 517.
  2. Monumenta pag. 191.
  3. Loc. cit. 473.
  4. Il tempo della fabbrica di questo castello sembra incerto, ed è pure incerto se esistesse una famiglia di tal cognome. Brandis n. 160.