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l’investitura di tutto ciò 1 che avea posseduto il Rotemburg proveniente dalla chiesa di Trento a titolo di feudo; fu poi riconosciuta come feudo mensale da Ferdinando Re de’ Romani l’anno 1532; 2 e continua al presente. Del resto il Duca Federigo passò a miglior vita l’anno 1439 con aver lasciato una considerevole eredità all’unico suo figlio Sigismondo; ma sotto di questo, e suoi successori si cangiarono le circostanze, e s’aumentarono i bisogni dello stato, onde diverse giurisdizioni del Tirolo per una certa somma di denaro furono date in pegno a diversi; per questo motivo la giurisdizione di Castelfondo fu data in pegno alli Conti di Fuchs; ma non restò molto in questa famiglia, mentre l’anno 1516 passò alli Baroni di Thunn, e l’anno 1573 fu eretto il pubblico documento di pignorazione, e continua ad esserlo di presente nella linea de’ Conti di Thunn di C. Brughiero, che per convenzioni di famiglie la unirono. Anzi l’Augusta Maria Teresa l’anno 1775 concesse a Gio. Vigilio Conte di Thunn l’investitura feudale d’una decima ragguardevole nella Villa di Castelfondo, quale investitura comprende in mancanza di questa linea tutta la famiglia de’ Conti di Thunn. Per altro sotto l’Arciduca Ferdinando e Conte del Tirolo, ed il Cardinale Cristoforo Madruzzo Vescovo di Trento nacque una contesa per li confini della giurisdizione; si trattò l’affare, e si venne ad una convenzione. Questo Recesso manca di giorno, ed anno, nè altro esemplare si ritrovò nell’archivio vescovile di Trento, nè in quello dinastiale di Castelfondo per tutte le ricerche fatte. Convien sapere, che l’Arciduca Ferdinando prese il possesso del Tirolo l’anno 1567; ed essendo nati de’ sconcerti col Cardinale Ludovico Madruzzo per la rinunzia fattagli da suo zio Cardinale Cristoforo, questi non vennero che l’anno 1578 amichevolmente composti, ed in Trento li 3 Maggio dell’anno medesimo fu pubblicato il Recesso, onde la convenzione per la dinastia di Castelfondo, che non era segnata, fu in questo tacitamente, o espressamente compresa, e si osserva presentemente, perchè tutto fu composto 3 come nota l’autore de’ fatti del Tirolo. Molti articoli contiene questa convenzione; tra gli altri si concede al capitanio del Principe il diritto di far pescar una volta al mese nell’acqua di S. Romedio: quest’acqua serve di confine alle Ville, ed appartenenze, che di là dall’acqua sono giurisdizionali di Castelfondo. Nella Storia si accenna al secolo XVIII. la prestazione dovuta alla comune difesa, perciò si deve avvertire, che fu con decreto provinciale del 12 Dicembre 1802 ordinato, che contribuisca fanti 23 e per tutte quattro le leve fanti 92.

Castelfondo, colle due Ville Rajna e Dovena, Pieve, e Capoluogo della giurisdizione, alla quale diede il nome, giace in pianura, ed ha chiesa parrocchiale. Questo sofferse molto nell’incendio per la seconda volta

  1. Monumenta Eccles. Trident. pag. 128.
  2. Loc. cit. pag. 182.
  3. Pag. 95.