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ne co’ loro Capitoli, il Commendatore provinciale dell’Ordine Teutonico, ed i principali del paese: nell’anno 1361, e nel 1474 furono tenute altre diete generali: ora da’ registri dell’archivio d’Innsbruck abbiamo li nomi de’ principali, che intervennero a queste diete, e tra questi si ritrovano Thunn, Firmian, Gloz, ossia Cles, Spaur, Arz, Khuen, senza parlare delle estinte famiglie, e di altre del Trentino.

Queste convocazioni diedero l’origine alla presente matricola del Tirolo; e siccome in progresso ottennero de’ privilegi, molti cercarono di aggregarvisi, onde ritroviamo, che il catalogo dell’anno 1798 contiene 654 famiglie. Molti furono aggregati per meriti, altri per onore, e diversi pagando certa tassa; tra li privilegi si conta la caccia bassa, la pesca colla pacchetta, e diverso titolo nelle cancellerie.

Se poi si volesse rintracciare lo stato attuale della presente nobiltà della matricola, tralasciando le moltissime famiglie estinte, e tant’altre, che passarono in altri Stati, e nel Tirolo non sono più domiciliate, questa matricola, ossia designazione de’ nobili, al presente si ridurrebbe a circa 150 famiglie.

L’Augusto Francesco II. l’anno 1802 concesse un uniforme di città, e di campagna alla suddetta nobiltà.

Per ritornare poi a’ secoli di mezzo, non appare che nel Tirolo siano stati tenuti de’ tornei, o giostre, a cui venivano invitati li personaggi più distinti; dal che si rileva la nobiltà delle antiche famiglie: onde nacquero le parole tedesche Turnier, und Stiftmässig, che significa abili ad intervenire alli tornei, e pie fondazioni, come osserva Boehmero I. E. P. t. 2. L. III. tit. 5. §. 89.

Questi tornei, ossia giostre, e giuochi cavalereschi si tenevano solamente nelle grandi città: tali giuochi poi cessarono sotto Federigo III.1

Questa si è l’epoca della nobiltà tirolese. Il Conte Brandis, e Mattia Brucklenero nelle loro opere in tedesco scrivono diverse altre cose più antiche, che noi lasciamo nel suo essere, avvertendoci Gerardo di Roo ne’ suoi Annali austriaci di non esser troppo indulgenti a noi medesimi2 sull’antichità di famiglie.


  1. Struvius Corp. Hist. Germ. Period. X. pag. 917. Ejusdem Imp. temporibus, ludi antiquorum equestres, vulgo dicta Torneamenta cessarunt, ultimaque a 1487 Ratisbonæ, atque Wormatiæ dicuntur esse celebrata. Causæ fuisse videntur nimii sumptus, qui in dictos ludos impendendi erant, maximæ vero invectio pulveris pyrii, quo ipso pristina exercitia militaria plane desinebant.
  2. Annales Aust. edit. OEniponti 1692 in fol. pag. 1. Non probari mihi illorum studium, qui dum illustres sua ætate familias nimis vetustas facere satagunt; ultra omnem historiarum memoriam provecti, aut fabulosa pro veris asserunt, aut conjecturas adferunt ex rebus, quas versare in omnes opiniones licet. Scrive inoltre il celebre Mabillone Lib. 11. cap. 7. de Re Diplom. sub finem sæculi decimi, sed maxime sæculo undecimo ineunte, cognominum usum frequentari cœpisse. Per conseguenza grossolanamente s’ingannano coloro, che pensano aver trovati cognomi ne’ secoli precedenti, di modo che regolarrnente s’ha da tenere per falsa qualunque carta, che ce li rappresenta prima del mille.
    Muratori Dissertaz. sopra le antichità Ital. 41. pag. 559.