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sto 1 appellati Naunes, Genaunes. Ha due sorgenti, la maggiore è quella del monte Tonale poco distante da Vermiglio, e l’altra nelle Vetrette di Pejo. I due rami furiosamente calando si uniscono alle Fucine sotto Ossana, ove formato il fiume nel suo intero scorre per mezzo la Valle di Sole, ed entrando nella Valle di Non passa qualche tratto fra impraticabili scogli, indi si dilata nella pianura cangiando il letto nelle sue escrescenze; rientra fra nuovi scogli sotto Tassullo, da’ quali sortendo nelle pianure delle ischie di Denno, si divide in più rami, e riunitosi per la terza volta fra scogli sotto la Rocchetta esce dall’Anaunia, e passa per il suolo di Mezzolombardo, e Mezzotedesco a scaricarsi vicino a S. Michele nell’Adige. Grandi sono i danni, che nelle inondazioni arreca questo fiume, e torrente sopra tutto nella Valle di Sole, dove non solo rovina le campagne, ma rovescia ponti, atterra, o ingombra mulini, e minaccia, ed anche abbatte Villaggi; così li 29 Agosto 1757, e li 17 Settembre 1772, senza parlare de’ danni gravissimi alla campagna di Mezzotedesco, e Mezzolombardo, che sono fuori del nostro Distretto.

La pesca è libera, ma tenue, e ristretta fra l’Aprile, ed il Novembre. I pesci sono squisiti; i più notabili la trota, e il temolo: vi sono anche de’ barbi l’estate per quel tratto del fiume, che tiene dall’Adige sino alle fauci del torrente Novella, che nel Noce si scarica. Come nel rimanente de’ Paesi, così quì pure vario è il prodotto della campagna, ed anche più che altrove per la varietà delle sue situazioni. Generalmente essendo il terreno frigido ricerca molto concime; e restando in gran parte sul pendio, richiede molta fatica per rimettere la terra, che mossa dalle pioggie ricala al basso; onde chi più usa di queste industrie, più raccoglie. L’Agricoltura però in queste terre fiorì sempre, come quella, da cui dipende la sussistenza, e che rende particolarmente necessaria la mediocrità del Paese. I prodotti sono il frumento, che al più porta cinque sementi. Il doppio moltiplica altro frumento, che si semina in Marzo, e si raccoglie in Agosto, ma questo riesce solo ne’ luoghi più freddi, dove non venga diseccato dal Sole estivo. La segale pure è di due qualità, che al più produce sette sementi; orzo, granturco, avena, fave, fagiuoli, veccia, piselli di varie spezie, lenti, miglio, panico, e in altri luoghi la spelta, e li ceci. Raccolta la segale, e da molti anche dopo il frumento, si semina formentone nero, e rape, e quando questi due prodotti riescono bene, l’anno si conta per buono; perchè si fa qualche esito di frumento fuori delle Valli, e colla segale si provvede del vino.

    tyrologiis, & Vallis, & oppidum vocatur Anaunia. Et quum esset in Latio clarissimum Anagnia, ad huius vocabuli formam aliis postea Anonium sive Anaunia, dicta est plurali numero Anagni; ut est in Vita divi Sisinnii; & apud Paulum Diaconum rerum Longob. Lib. III. Cap. 9. ubi barbaro sui saeculi more vocabulo Anagnis obliquo casu, tamquam indeclinabili usus est." Edizione di Bunone lodata dal Conringio Wolfenbüttel 1659.

  1. Questo trofeo verrà in seguito riferito.