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145 dottori e teologi, e 43 procuratori e notai, ed altri uffiziali addetti al Concilio. Le pubbliche sessioni furono 25, i decreti 35, i canoni 117, ed i capitoli 229. Medico dei Padri del Concilio era il celebre Fracastoro.
Si conserva pur anche nel palazzo di questo Municipio un quadro originale del Concilio, e nel tempio di S. Maria Maggiore si mostra il Crocifisso, accennato poco sopra, che era fisso a lato del tavolo collocato in mezzo alla sacra adunanza, sul quale scriveva il notaio le deliberazioni del sacro sinodo.
La parocchia di S. Pietro è una delle chiese più antiche di Trento. Le navate laterali sono ad archi di pieno centro; quello della gran nave di mezzo si avvicina al sesto acuto sorretto da colonne di marmo. Gli altari sono pure di marmo, e presso al presbitero si trova una cappella nella quale si conserva la salma di S. Simone, martire in Trento (1475 ), sotto il vescovo Giovanni Hinderbach. A memoria di questo santo si eresse una cappelletta nella casa ove nacque Simone, ora casa Bortolazzi, ed una nel luogo del martirio in casa Salvadori. La facciata di questa chiesa, oltreché logorata dal tempo presentava deformità architettoniche, e disdiceva alla bella contrada che dalla stessa parocchia porta il nome di S. Pietro. Il conte Gasparo Bortolazzi legava 20,000 fiorini allo scopo che fosse eretta una nuova facciata dietro il disegno del marchese Selvatico, direttore dell’accademia di belle arti in Venezia. S’incominciò la fabbrica avanti il 1848 e fu compita nel 1850.
Giace la chiesa di S. Pietro nella contrada dello stesso titolo in una depressa rientranza fra due case assai modeste. Il perimetro della facciata è scompartito in tre campi. Nel principale conservando la porta da prima sussistente con qualche membratura, alle quali