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Tra i Depositi, che sono in questa cattedrale in buon numero, noi indicheremo per primo quello che si osserva presso alla porta principale a destra di chi entra di Pietro Andrea Mattioli, che fu il primo illustratore della Flora tridentina, il commentatore di Dioscoride, medico alla Corte del vescovo Bernardo Clesio. L’altro storico Deposito è del capitano de’ Veneti, il prode e sfortunato Sanseverino, che perì nella giornata di Calliano (10 agosto 1487) precipitando, travolto dalla fuga de’ suoi, nell’Adige. Questa vittoria riportata dai Trentini guidati dal proprio duce Giorgio di Pietrapiana, che fu guadagnata nel giorno di S. Lorenzo, per voto e decreto del Senato e del Popolo di Trento, viene ognì anno ricordata in questo dì con solenne ufficio nella chiesa parocchiale di S Maria Maggiore. Merita attenzione anche il monumento del vescovo Udalrico III, sopra il quale v’è appeso alla parete un gran quadro del 1504, rappresentante la Crocifissione, e ritenuto di buona scuola. Amendue questi Depositi giaciono presso la porta orientale. Il terzo quadro è situato sulla parete meridionale sotto la cappella del Santissimo Sacramento, ed è quello di Bernardo Clesio. Nella tela sovrapposta si osserva la sua immagine nel Cardinale che da S. Vigilio vien presentato alla Madonna. Quel dipinto si reputa del vecchio o del giovane Palma.
Fra i dipinti di maggior merito si menziona la Madonna del Coro, come pure l’immagine della Vergine e di alcuni Santi, che stanno sull' altare, situato a destra di chi entra per la porta orientale, che sono opera di Francesco Morone.
Sono pure di molto valore le tele sugli altari prossimi alla cappella del Crocifisso, fra le quali si distingue quella che rappresenta Maria e S. Biagio, lavoro del Romanino. Opera estimata è lo stesso Crocifisso, ai cui piedi si prostrano con profonda devozione anche i di-